La circolare la 102/E dell'ottobre 2011 dell'Agenzia delle Entrate ha modificato la vecchia norma in vigore fino al 2010 (i-ter art.67 D.P.R. 917/86), riconducendo i contratti forex tra i rapporti disciplinati dall’articolo 67, comma 1, lettera c-quater del TUIR.
Secondo questa circolare i redditi, se percepiti da parte di un soggetto persona fisica non esercente attività d’impresa, sono soggetti ad imposta sostitutiva (ovvero con aliquota del 20% dal 1 gennaio 2013, in precedenza era del 12.5%) a norma dell’articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461.
Ai sensi dell’articolo 68, comma 8 del TUIR i suddetti redditi sono costituiti dal risultato che si ottiene facendo la somma algebrica dei differenziali positivi o negativi nonché degli altri proventi od oneri, percepiti o sostenuti, in relazione a ciascuno dei rapporti.
Per l'Agenzia delle Entrate, i profitti Forex vengono quindi inquadrati come Plusvalenze di natura finanziaria (oltre al Forex ricadono in questa categoria anche tutti gli altri CFD, i prodotti futures e i forward).
(fonte e approfondimenti wikipedia)
Vedi anche: Directory - Cos'è il Forex - Guida al Forex - Principali tipologie - Strumenti finanziari - Effetto Leva e Margine - Segnali Forex - Strategie Forex - Forex Robot ed EA - Corsi Forex - Authority - Orari per il Forex
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